...e la colpa l'è de paruch

2ª edizione

 

 

tre atti di Corrado Contoli

Don Teodoro, é paruch Francesco Pirazzoli
Diomede Tacchinardi Otello Prati
Leone Renato Masotti
Tonina Angela Berti
Alfeo Primo Buldrini
Cesira Giulia Spadoni
Terzilla Liliana Folli
Culbastrei, un sinsel Luigi Geminiani
Archimede, e sagresté Ruggero Carnevali
'e sguerz, un sunador Tommaso Montevecchi
l'urbei, un sunador Bruno Negroni
'e zopei, un sunador Tino Circassia
Dividé, un ragazol Daniele Carnevali
   

Regia di Luigi Geminiani

Rammentatrice: Eleonora Bertazzoli
Direttrice di scena: Piera Naldoni
Due infelici amanti che i padri vogliono accasare senza tener conto delle loro inclinazioni sono i protagonisti della trama. Diomede, possidente e prepotente, per maritare la figlia, ormai passatella, la impone a Leone, figlio di Alfeo. Ma Leone dimostra di non volerne sapere perché innamorato di Tonina, nipote povera e sacrificata di Diomede stesso. La situazione è grave e diventa disperata quando Diomede annuncia di volger maritare anche Tonina con il sensale Culbastrein, che non si potrebbe definire un Adone, anche dimenticando il buon odore di stalla e il suo amore per il vino sincero. Leone e Tonina si confidano con il parroco, il quale con allusioni abbastanza evidenti cerca di dissuadere inutilmente Diomede dai suoi tristi propositi. Allora i due innamorati scappano di casa e vanno a rifugiarsi proprio in canonica. Ma lo scandalo non ci sarà: Diomede accetta la situazione e Culbastrein si consola con un fiasco e una mangiata (offerta dal parroco). Tutto finisce in letizia, tranne che per la povera zitella delusa.
Leone, Cesira e Terzilla     E' sguerz e l'urbei, du sunadur

Culbastrei, Cesira, Terzilla e Diomede Tacchinardi

1ª edizione: 1952