La vecia cun e bastou

1ª edizione

 

 

tre atti di Ermanno Cola

Gisto, l'azdor Otello Prati
Suntina, su moi Piera Naldoni
Enzo, su fiol Renato Masotti
Filomena, su fiola Liliana Folli
Manuvèla Tino Circassia
E dutor Ruggero Carnevali
Gelsomina Cristina Bocchini
Frazcou, e garzon Francesco Pirazzoli
Parpaia, l'upareri Luigi Geminiani
Clurinda, su surela Giulia Spadoni
   

Regia di Luigi Geminiani

Rammentatore: Primo Buldrini
Direttore di scena: Arturo Laponte
In casa del contadino Gisto, in un camera al piano superiore, è ospitata la padrona, che è inferma e, per farsi sentire, chiama battendo il bastone sul pavimento. Si tratta di una schiavitù pesante per la figlia Filumena che ha cura di lei e per questo rimanda il fidanzamento con Manuvela, e per tutti gli altri. Ma la vecchia ha promesso di lasciare tutto a loro, avendo deciso di diseredare la nipote Gelsomina, poiché il padre di lei si è sposato senza il suo consenso. Improvvisamente, dopo la somministrazione di un farmaco, la vecchia muore. Il medico nota che dalla bottiglia della medicina manca molto e fa presente a Gisto che potrebbe denunciare la cosa. Poi, dietro promessa di compenso, consente a non farne nulla. Ma il testamento non si trova e la casa è messa sottosopra per la ricerca. A funerali avvenuti ancora si cerca. Ma l'operaio Parpaia, che ha sorpreso il discorso tra il dottore e Gisto, fa indagini per conto suo. E ricorre persino all'arte della sorella Clurinda che da giovane è stata medium. La vicenda si fa più intrigata: giunge Gelsomina e stringe amicizia con Enzo, altro figlio di Gisto; il garzone Frazcou, inseguito da Gisto armato di fucile, va a cadere sotto un'automobile e Parpaia annuncia che il poveretto è morto. Finalmente, sempre per le insistenze di Parpaia, Clurinda evoca di nuovo lo spirito della vecchia e induce a confessar chi le ha fatto male. Tutti si proclamano colpevoli, chi per una cosa, chi per un'altra e Parpaia assume il ruolo dell'inquisitore. Ma poi tutto si chiarirà, nessuno è stato direttamente responsabile della morte della vecchia. E, finalmente, Parpaia trae fuori il testamento che ha trovato nel retro di uno specchio.

 

da "Il Resto del Carlino" del 18 marzo 1975

 

Gisto, Filomena e Parpaia    Manuvèla e Parpaia

Filomena, Gisto, Manuvèla e Suntina

2ª edizione: 1987