E' povar Piron d'Tantèla |
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3ª edizione |
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In occasione del Centenario della nascita di Bruno Marescalchi |
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tre atti di Bruno Marescalchi |
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Piron d'Tantèla | Luigi Fiori |
Ursulina | Michelangela Berti |
Mariuccia | Tania Eviani |
Bambasena | Giovanni Talli |
Gigì d'Castruchera | Alberto Martuzzi |
Don Jusef | Gabriele Bassi |
Giulia | Paola Mazzotti |
Cucoma | Fabrizio Montevecchi |
Regia di Daniele Tassinari |
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Scenografia: Daniele
Tassinari Luci e suoni: a cura della Compagnia Costumi: Paola Mazzotti Trucco e acconciature: Eli & Angie Assistente di palcoscenico: Piera Naldoni Direttore di palcoscenico: Primo Buldrini |
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La prima
messinscena di questo testo avvenne nel 1953 dal G.A.D. Città di Lugo,
che ricevette il copione con dedica direttamente dall'autore, Bruno
Marescalchi. Oggi, rileggendola dopo qualche anno, quest'opera sembra
sviluppare temi ed argomenti lontani e surreali. Lontano anni luce da come
si risolvono oggi certe questioni. Piron, un buon uomo tornato dalla
prigionia in Germania si ritrova, dopo una giovinezza di stenti, ad essere
erede di una bottega da fornaio e di un buon capitale. Scopre che la
moglie, che lo aveva diverse volte tradito, quanto vivevano insieme, prima
e durante la guerra, è rimasta vittima sotto un forte bombardamento.
Avuta la conferma del suo stato di vedovanza dallo Stato Civile si è
risposato ed è felice con la nuova famigliola. La prima moglie però non
è affatto morta e rispunta fuori improvvisamente, accampando i propri
diritti. Siamo nel dopoguerra, la situazione in cui si viene a trovare
Piron è decisamente fuorilegge, sia per lo Stato che per la Chiesa. E la
sua seconda moglie è pura la sorella per parroco del paese in cui vive.
Tutte le leggi considerano nullo il secondo matrimonio di Piron e lo
condannano ad un periodo di prigione. Piron non ne vuole comunque sapere
della prima moglie traditrice e dissoluta. Interverrà a salvarlo l'amico
di sempre, un personaggio surreale per le azioni che riesce ad imbastire,
un fanfarone, che tra le tante che racconta, ama spesso raccontare
aneddoti della prigionia che lui e Piron hanno subito in Germania. Forse
è proprio questa drammatica esperienza di vita che giustifica la
leggerezza di certe sue complicate operazioni che, altrimenti, in quel
ruolo non sarebbero giustificate. Una commedia che passa dagli spunti comici di un gran chiacchierone a situazioni comico grottesche da sceneggiata. Certe situazioni oggi ci fanno ridere, ma nel contesto di quel periodo anche grandi campioni dello sport si scontrarono, dividendo gli italiani, con una legge che riteneva indissolubile il matrimonio. |
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