Un pò da ridar, un pò da pianzar

 

 

3 atti unici e 2 monologhi

A la stazion
Atto unico di Bruno Marescalchi
2ª edizione

L'orgia di Nerone
Monologo di Ugo Piazza

Una dmanda d'matrimoni
Atto unico di Maria Pascucci

La clausola
Monologo di Aldo Nicolai

Una bona ucasion
Farsa in un atto di Ermanno Cola
Luigi Geminiani
Angela Berti
Renato Masotti
Paola Mazzotti
Primo Buldrini
Giuseppina Farolfi
Claudio Bettini
Rita Mongardi
Ernesto Cattani
Francesco Pirazzoli
   

Regia di Luigi Geminiani

Rammentatore: Arturo Laponte
Direttore di scena: Bruno Negroni
Fonico: Claudio Bettini 
   
Un nuovo tipo di spettacolo: non una commedia, ma tante piccole commedie; un insieme di atti unici e monologhi; un avvicendarsi di situazioni e personaggi, un po' tristi e un po' comici. C'è tristezza nella piccola stazioncina di Savio in quel caldo agosto del 1950 dove è ambientata "A la stazion", in cui i personaggi si muovono nel ricordo ancora vivo della guerra da poco finita. C'è allegria ne "L'orgia di Nerone", in cui un attore, per vivere, va a fare la comparsa in un film a Roma. C'è serenità in "Una dmanda d'matrimoni", dove sulle note della celebre canta romagnolo "La majè", Rosa, azdora d'ca, è combattuta tra l'odio che prova per il "bel Zvan", che l'ha piantata vent'anni prima alla vigilia delle nozze e che, vedovo, torna a cercarla e l'amore che nutre ancora per lui. C'è allegra ironia nel personaggio femminile del monologo "La clausola", la quale, spinta dalle mire della madre, asseconda le smanie di un anziano e ricco Cavaliere per ereditarne, poi, i possedimenti. C'è, infine, comicità ne  "Una bona ucasion", in cui due "Aurelie" cercano la giusta "sistemazione".