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mai quel |
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tre atti di Paola Mazzotti |
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Cav. Vincenzo Melandri, proprietario terriero | Tommaso Montevecchi |
Ernestina, sua moglie | Paola Mazzotti |
Fanny | Angela Berti |
Manon | Elisa Emiliani |
Liliana | Mery Garotti |
Giorgio, nipote del Parroco | Alberto Martuzzi |
Mecati, il fattore | Luigi Fiori |
Gina, cuoca e donna di casa di Villa Melandri | Tania Eviani |
Fred, ufficiale scozzese | Paolo Minguzzi |
Regia di Daniele Tassinari |
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Scene a cura
della Compagnia |
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Siamo negli ultimi giorni della 2ª guerra mondiale, una coppia di lughesi, Vincenzo ed Ernestina, durante il coprifuoco nel tentativo di sfuggire alle bombe e alla rappresaglia dei tedeschi, ripara in una casa chiusa, dove si capisce che l'uomo era solito passare ore piacevoli. Da qui la situazione affannosa dove Vincenzo, il Cav. Melandri, il marito cerca di non far capire alla moglie di essere di casa lì. Si ride, per le invenzioni di Fanny, Manon e Liliana, con gli inaspettati ospiti della loro casa, o almeno si spera che si riderà, ma non manca la vena amara. La storia inizia a Lugo nel periodo antecedente l'arrivo delle truppe indiane e durante le operazioni cittadine di disturbo dei partigiani locali, fino all'estate successiva alla Liberazione. Giorgio, il nipote del parroco, la Gina donna di casa nella villa del Cavaliere, e il fattore Mecati sono le figure più vicine al tessuto sociale e all'andamento dei tempi. Fred è il soldato che si innamora di una ragazza italiana e fa di tutto per aiutarla senza le spacconerie di un vincitore, ma con la tenerezza che dimostra nei confronti di Manon e nella sua incapacità di comprendere la lingua italiana Nella drammaturgia del G.A.D. “Città di Lugo”, si è cercato di ritrovare i risvolti psicologici che una simile storia poteva avere sui personaggi che compongono la vicenda e vivono in un momento paradossale dove tutto stimola la comicità, ma richiama ad un dramma che ha segnato la nostra terra. La guerra. |
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