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      Romagna oggi. Un mondo dove si fondono tradizione e romanticismo con la
      modernizzazione ed il cambio di usi e costumi dei romagnoli. Ecco in
      sintesi il tema dominante di questo testo. La vecchia azienda agricola
      stenta a tirare avanti e si trasforma in fattoria aperta ai turisti. È un
      fenomeno in costante crescita, basta addentrarsi un poco nelle nostre
      campagne per accertarsene. Grandi case coloniche ristrutturate
      dall’aspetto accattivante che attirano coloro che hanno voglia di
      riscoprire un mondo agricolo, che comunque è radicalmente trasformato
      rispetto al tempo che fu, ma che hanno comunque qualcosa da dare a quelli
      che “in ha maj vest una galèna”. Molti amano riscoprire il lavoro dei
      campi senza sapere che necessita di una antica cultura che non si recupera
      con un soggiorno. Serve però a far conoscere a molti che i prodotti che
      di solito trovano nella scatoletta  o nel cartoccio del supermarket
      possono avere un diverso sapore e aspetto se consumati alla produzione. I
      personaggi che si muovono in questa azione teatrale vivono in mondo tra il
      moderno e l’imperante fai da te, tipico delle nostre campagne.
      L’operaio Pignàta e il pasticcere Cincèta sono gli epigoni di un mondo
      in piena trasformazione. Le padrone di casa, vorrebbero essere moderne
      imprenditrici, ma stentano a spogliarsi di quella semplicità e umiltà
      che dovrebbero abbandonare per essere vere donne imprenditrici. Gli ospiti
      della fattoria, Avvocato e signora e l’amica Jessica sono i tipici
      cittadini che vedono nella campagna un richiamo morboso senza però
      distaccarsi dai piaceri e comodità del mondo cittadino, senza tralasciare
      intrallazzi e affari. Il ragazzo, Piero, ed Alfredo sono le anime nuove di
      questo mondo. Il primo presenta la realtà dell’incoscienza e della
      superficialità del vivere senza scrupoli tanto ci sono sempre i genitori.
      L’altro vive la solitudine, l’incomprensione, e giustamente arriva a
      capire che gli errori si pagano. La
      scrittura teatrale derivata da pochade francesi, prende la strada del
      teatro dell’assurdo dove alla fine di tutto la storia riparte da zero.
      Le situazioni comiche e grottesche che si vivono possono parere surreali,
      ma provengono da notizie di cronaca e quindi possono capitare anche a noi.
       
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